Eminem - The Marshall Mathers LP, Hip-hop, 2000

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~Ema
view post Posted on 26/3/2010, 23:11     +1   -1




Non ho assolutamente idea di chi conoscesse il fatto che amassi Eminem alla follia qualche anno fa. Ieri ho scoperto che non è cambiato proprio nulla in questo tempo, a parte il fatto che l'ascoltassi evidentemente di meno rispetto ad altra musica.

The Marshall Mathers LP è considerato spesso il suo apice artistico, nonché uno dei migliori album hip-hop di sempre e uno dei migliori album degli '00s. E in effetti, quest'album è veramente un ottimo lavoro, che unisce benissimo la sua comicità dissacrante, il suo black humor, la sua violenza, le sue frasi controverse e politically incorrect, sesso e immagini gangsta, ma secondo un'ottica più matura rispetto a quella più cartoon-oriented di brani come My Name Is del precedente platter.

L'album si apre con un Public Service Announcement, dove l'attitudine di Marshall Mathers è subito schiaffata in faccia all'ascoltatore: Eminem semplicemente se ne sbatte il cazzo -dice- di ciò che pensate, e comprando quest'album, gli avete automaticamente baciato il culo. Dopo questi infantilmente crudeli 25 secondi, arriva già uno degli highligths del disco, ovvero Kill You, con una base molto orecchiabile su cui un violentissimo Eminem rappa testi misogini (prevalentemente rivolti verso la propria madre, che è notoriamente odiata dall'artista) che si uniscono a fantasie omicide, in pieno stile Slim Shady, ovvero infantile e con una sadica attenzione ai particolari più violenti delle varie uccisioni descritte, per poi chiudersi dopo quasi cinque minuti di deliri brutali, con una risatina di Eminem accompagnata dalle parole I'm just playing ladies, you know I love you.

Ma ciò che forse è il capolavoro non solo del disco, ma dell'intera discografia di Eminem nonché uno dei pezzi più belli di quanto abbia ascoltato nell'hip-hop è la successiva Stan, con la collaborazione di Dido per cantare il bellissimo chorus, un brano eccezionale sotto ogni punto di vista: è qui descritta la vicenda fittizia di un fan di Eminem, appunto tale Stan, che scrive a Eminem stesso, raccontandogli la storia della propria vita. E' qui che scopriamo che ha un fratellino anche lui fan del rapper, una moglie incinta, nonché una vera e propria fissazione ossessiva per l'artista. Si rispecchia nei suoi testi, ha la casa tappezzata di sue foto, si esprime con il suo linguaggio, fa pazzie come tagliarsi le vene perché lette nei suoi testi del precedente lavoro The Slim Shady LP, arriva addirittura a scrivere in un P.S. che dovrebbero stare insieme. Queste due strofe di introduzione alla vicenda sono accompagnate da tuoni e pioggia, che diventano sempre più pressanti e opprimenti mano a mano che il pezzo continua e la follia di Stan aumenta.
Il climax arriva con la terza strofa, in cui uno Stan totalmente impazzito, drogato e ubriaco guida la propria auto con la moglie incinta nel baule. E' in questo momento che si trova il maggior numero di citazioni a brani precedenti di Eminem (I didn't slit her throat, I just tied her up, see I ain't like you, cuz if she suffocates she'll suffer more, then she'll die too o I drank a fifth of vodka, you dare me to drive?, citazione testuale da My Name Is), nonché la dimostrazione del suo più totale delirio (I love you Slim, we coulda been together, think about it, You ruined it now, I hope you can't sleep and you dream about it). Dopo essersi sfogato su una cassetta che non verrà mai spedita, sotto il rumore di una pioggia sempre più insistente, si sente il rumore di un'auto che frena e che poi precipita in un fiume...
Ultima strofa. Questa volta è Eminem che risponde a Stan, cercando di farlo ragionare, e mostrando il vero senso del testo: ciò che Eminem scrive va preso solo per uno scherzo, un gioco, non per qualcosa di realmente pensato e voluto, criticando i propri detrattori. Il dramma finisce in modo angosciante, mentre Mathers dice di non fare stronzate, ripensa a una notizia che "l'ha fatto stare male".

Some dude was drunk and drove his car over a bridge,
And had his girlfriend in the trunk, and she was pregnant with his kid,
And in the car they found a tape, but they didn't say who it was to.
Come to think about, his name was.. It was you.
Damn!


Dopo questo sconvolgente brano, ci si riprende per 10 secondi contati con uno skit di Paul Rosenberg, per poi passare a Who Knew, altra critica al culto che si è venuto a creare intorno alla figura di Slim Shady. Seppur non risulti (ovviamente) originale e geniale come il brano precedente, rimane comunque un episodio molto piacevole nel disco. A questo pezzo segue un'altra conversazione, che fa da preludio -nonché da chiave di lettura- dei pezzi che seguiranno: Steve Berman dice a Eminem che il suo disco non può essere venduto (You know why Dre's record was so successful? He's rappin' about big-screen tv's, blunts, 40's and bitches. You're rappin' about homosexuals and vicodin.), e perciò il rapper si sfoga prima con The Way I Am, con una base data da un pianoforte e delle campane sinistre e macabre, che denotano il cambiamento di tono dell'album. The Marshall Mathers LP è il disco della maturità di Eminem, e questo pezzo ne è uno dei massimi esempi.

Il pezzo ancora successivo d'altro canto è quasi un'involuzione dal punto di vista della maturità: Eminem torna ai tempi dello Slim Shady LP, con prese in giro ironiche, riferimenti a personaggi del mondo dello spettacolo e immagini esilaranti. Nonostante un'apparente involuzione, comunque, The Real Slim Shady si dimostra uno dei vertici del disco insieme alla magnifica Stan, ed è veramente difficile trovare qualche personaggio che non viene massacrato in questo dissacrante brano, da Will Smith che non dice parolacce nei propri pezzi per vendere agli N'Sync che baciano il culo di Eminem, da Carson Daly e Fred Durst che litigano ai Grammy per chi s'è fatto fare per primo un pompino da Christina Aguilera, a Pamela Anderson che viene picchiata da suo marito, con riferimenti all'educazione dei bambini (And that's the message that we deliver to little kids and expect them not to know what a woman's clitoris is. Of course they gonna know what intercourse is by the time they hit fourth grade, they got the Discovery Channel don't they?) e al download illegale, per poi concludere con il vero messaggio del pezzo (cuz I'm only givin' you
things you joke about with your friends inside your living room, the only difference is I got the balls to say it in front of y'all and I don't gotta be false or sugarcoated at all, I just get on the mic and spit it
), ostentando anche la propria importanza nel panorama hip-hop del periodo (come verrà ripreso nel singolo dell'album successivo, sulla stessa lunghezza d'onda, Without Me).

Dopo la meno ispirata Remember Me?, si arriva a I'm Back, che seppur non sia uno degli apici del platter (seppure molto buona) è notevole perché capace di essere censurato pure nella versione esplicita dell'album, per colpa del pezzo I take seven (kids) from (Columbine), stand 'em all in line, add an AK-47, a revolver, a nine, a Mack-11 and it oughta solve the problem of mine, and that's a whole school of bullies shot up all at one time che si rifà al massacro della Columbine High School. Dopo Marshall Mathers, altro brano in cui Eminem ostenta il proprio odio verso la madre, e dopo lo skit di Ken Kaniff, arriva un altro delle highlights del disco, ovvero la ottima Drug Ballad (che presenta un contributo vocale di Dina Rae, che canta nella traccia 13 degli album The Slim Shady LP, The Marshall Mathers LP e The Eminem Show), in cui Eminem descrive la propria dipendenza dalle droghe, sotto un beat trascinante e accompagnato ancora una volta da un pianoforte nella base.
Segue quindi Amityville, un altro brano meno degno di nota, dove si nota di nuovo il gusto morboso per le sadiche descrizioni di scene violente, per poi passare a Bitch Please II, primo singolo estratto dell'album (seppur non abbia ricevuto il supporto di alcun videoclip, al contrario del primo singolo mainstream The Real Slim Shady), seguito di Bitch Please di Snoop Dogg del 1999, che si rivela un ottimo pezzo con un beat accattivante e la partecipazione di Snoop Dogg stesso, nonché di Dr Dre, Nate Dogg e Xzibit.

Si arriva così al terzo capolavoro del disco, Kim, brano che funge da prequel a 97 Bonnie & Clyde di The Slim Shady LP, che tratta, come si nota dal titolo proprio del rapporto con la sua ex-moglie Kim. Nonostante il testo non sia molto ispirato (è nient'altro che un ricettacolo di violenza fisica e psicologica verso la moglie, basandosi su un concept), è l'interpretazione di Eminem, teatrale e melodrammatica (imitando pure la voce di Kim che risponde alle sue violenze), a rendere eccezionale la prestazione in questo brano. Anche questo pezzo è stato censurato pure nella versione esplicita dell'album (a causa del pezzo in cui Eminem dice di aver ucciso il figlio di Kim di quattro anni nel salotto, oltre al suo attuale marito; nella versione censurata il brano viene totalmente eliminato in favore di The Kids, basato su South Park). Dopo aver salutato la sua bambina Hailie (che sarà una figura fondamentale in tutta la sua vita, nonché l'unica persona verso cui si dimostrerà umano e buono), porta Kim in auto in un posto isolato, dopo di che, dopo una fuga nel bosco, viene assassinata dal suo ex-marito, che le taglia la gola mentre nevroticamente urla NOW BLEED! BITCH BLEED! BLEED! BITCH BLEED! BLEED!, mentre in sottofondo i rumori strozzati di Kim agonizzante e incapace di respirare si spengono sempre di più. Infine, si capisce dai rumori che il suo cadavere viene trascinato nel baule dell'auto; la storia continuerà poi in 97 Bonnie & Clyde, dove il cadavere verrà gettato nell'oceano, con l'aiuto di Hailie stessa.

L'album si chiude Under the Influence ritratta ancora una volta della sua dipendenza da sostanze stupefacenti, e poi con Criminal, pezzo tipicamente gangsta rap che è forse l'anello debole del disco.

In ogni caso, questo lavoro si dimostra un ottimo lavoro hip-hop, con picchi di emozionalità mai visti in tutta la musica del decennio e un'interpretazione vocale di Eminem sicuramente degno di nota, cosa che lo ha anche distinto rispetto a molti rappers del periodo. Un album che comunque non consiglio a coloro che si vogliono avvicinare all'hip-hop, rischiando di trovarlo solo come un cumulo di volgarità e violenza, in favore del successivo, più orecchiabile e radio-friendly The Eminem Show.

Voto: 86/100.

(scusate per la lunghezza del commento, pensavo di farla durare di meno)

Edited by ~Ema - 28/3/2010, 18:04
 
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Angelus.
view post Posted on 27/3/2010, 16:06     +1   -1




dici tante volte che è fra i migliori del decennio, ma non dici quale decennio. :lol2:
 
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~Ema
view post Posted on 28/3/2010, 11:44     +1   -1




C'hai ragione, perché in teoria avrei dovuto mettere genere-anno di uscita-casa discografica in cima alla recensione ma non l'ho fatto.
Comunque è uscito nel 2000.

(se hai detto una cosa simile vuol dire che l'hai letta tutta o gran parte, grazie :*)
 
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Angelus.
view post Posted on 28/3/2010, 16:54     +1   -1




sei una persona interessante, leggo ciò che scrivi e cerco di darti stimolo a far dippiù. e cerco di toglierti i pregiudizi montati a caso. in qualcosa dovrò riuscire prima o poi. :asd:
 
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Phemt.
view post Posted on 28/3/2010, 23:58     +1   -1




Come ti ho già detto, lunghetta o logorroica - senza scadere nel prolisso, sia chiaro -, ma davvero ben scritta.
Dovrei avvicinarmi pure io all'hip hop, magari quando avrò un inglese più decente.
 
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~Ema
view post Posted on 29/3/2010, 10:06     +1   -1




Ho una serie di album fondamentali per l'hip-hop che ti posso consigliare, nel caso ti interessi.
 
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Angelus.
view post Posted on 29/3/2010, 22:48     +1   -1




Ma secondo me una recensione, non professionale, deve essere più lunga del normale. Non venite pegati a parola, non siamo un sito di musica: dateci più commenti possibili sugli album che recensite; A meno che non vogliate mettervi in mostra per cercarvi lavoro nel campo.
 
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~Ema
view post Posted on 30/3/2010, 10:24     +1   -1




Certo, mettersi in mostra in una sezione protetta del forum è effettivamente geniale. :lol2:
Comunque questo è il mio stile per recensire, a prescindere dalla professionalità della cosa.
 
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Angelus.
view post Posted on 30/3/2010, 14:17     +1   -1




sezione protetta?
non ci avevo fatto caso, devi dirmele 'ste cose. :asd:
ma perché non libera?
 
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Phemt.
view post Posted on 30/3/2010, 17:53     +1   -1




Per non rischiare che gente immeritevole ascolti gruppi validi. lol

Comunque, personalmente cerco di non essere troppo dispersivo per evitare di essere prolisso, visto che non tutti hanno la tua pazienza nel leggere.
 
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Angelus.
view post Posted on 31/3/2010, 05:11     +1   -1




e non ti rendi conto che ciò, oltre a essere nocivo alla tua espressività, rende il tuo prodotto tutto ciò che odi: commerciale.
lo fai conciso perché così la gente è invogliata a leggerlo. sono le basi del commercio.
le due parti del tuo post sono incongruenti l'una con l'altra. prima dici che le persone devono meritare questa musica, poi dici che recensisci in un certo modo per esser visibile a più pubblico. ma è una sezione protetta, quindi significa che lo fai:
A) a scopo di allenamento, prendere piccoli commenti, capire se puoi farlo come lavoro
B) per passione per la musica che ascolti, voglia che anche altra gente apprezzi ciò che a te piace così tanto (/imporre il tuo credo musicale perché migliore e stop -se vuoi mantenere la faccia da misantropo sbruffone
C) come ammazzanoia, e io ti sto ammazzando l'umore ancora una volta, facendoti un discorso utile a ciò che non ti interessa

cosa è il bello della musica non commerciale? che le cose non sono fatte ad un tavolino. chi compone ci mette sé stesso. non quello che gli altri vogliono.
per creare qualcosa di nuovo, non devi allenarti negli accordi. certo, saperli è utile, ma, nel caso, sono già scritti.

per emergere devi differire, così nella musica, come la scrittura e tutto il resto.

ho cercato di parlarti come se fossi ema, visto che dite di essere uguali, quindi il discorso vale per entrambi.
è un discorso. un'opinione, un consiglio. cavatene fuori quello che volete, non prendetemi come un professorino. ho perso due grandi amici giusto 'sta sera per questo motivo.
è per questo che ammazzo l'umore: sono triste. da molto. ma non ricordarmelo, sennò me ne convinco davvero, e gli sprazzi d'ilarità mi si assorbono e muoio.
ma soprattutto viva la figa.
 
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~Ema
view post Posted on 31/3/2010, 11:17     +1   -1




CITAZIONE (Angelus. @ 31/3/2010, 06:11)
ma soprattutto viva la figa.

Sempre viva.
 
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Phemt.
view post Posted on 31/3/2010, 14:21     +1   -1




CITAZIONE (Angelus. @ 31/3/2010, 06:11)
A) a scopo di allenamento, prendere piccoli commenti, capire se puoi farlo come lavoro
B) per passione per la musica che ascolti, voglia che anche altra gente apprezzi ciò che a te piace così tanto (/imporre il tuo credo musicale perché migliore e stop -se vuoi mantenere la faccia da misantropo sbruffone
C) come ammazzanoia, e io ti sto ammazzando l'umore ancora una volta, facendoti un discorso utile a ciò che non ti interessa

Prendo giusto i tre punti per spiegare:
A) non nascondo che mi piacerebbe fare il critico musicale, quindi preferisco imparare prima a seguire uno schema; non appena avrò dimestichezza, potrò pensare ad uno stile personale;
B) Mah, se volessi imporre il mio pensiero avrei fatto leva sull'oggettività e avrei allungato il brodo, invece ho sempre parlato di interpretazioni.
C) Anche.
D) Scrivere troppo è pesante pure per me.
E) Sapendo di essere in una zona protetta, vorrei giusto che quelle 2/3 persone leggessero le recensioni senza cadere in un sonno profondo.

Ps: viva la figa.
 
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Angelus.
view post Posted on 31/3/2010, 15:36     +1   -1




se ti dilunghi esponi la tua persona. se non s'addormentano conoscono un po' di più te. è bello.
e il viva la figa è una filosofia figa. :sisi:
 
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Phemt.
view post Posted on 31/3/2010, 19:04     +1   -1




Ma qua mi conoscono più o meno tutti, quindi il problema non si pone. lol
 
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14 replies since 26/3/2010, 23:11   77 views
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